Nato a L'Aquila nel 1975 ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti dove ha frequentato la sezione di Pittura. In quegli anni ha sperimentato vari percorsi, in particolare la pittura tradizionale, la pop art e l'arte concettuale. Al termine del ciclo di studi accademici, si diploma con il massimo dei voti con tesi riguardante Palazzo Centi in L'Aquila (aspetti artistici, storici e architettonici), costruito sulle macerie delle case crollate con il terremoto del 1703; non avrebbe mai pensato di vivere e vedere quello che accadde 306 anni prima. Oggi la sua attenzione artistica è rivolta principalmente alla riscoperta del mestiere pittorico,  dallo studio all' approfondimento e alla realizzazione di tutte le tecniche pittoriche che si sono sviluppate nel corso dei secoli, aspetti fondamentali per la storia e la sopravvivenza della vera arte della pittura. Ritiene che l'attenzione al passato non sia ne una involuzione professionale, ne timore o disinteresse per il presente o per il futuro. Pier Paolo Scimia crede che una profonda ed onesta conoscenza del passato sia la sola possibilità  che il futuro abbia per diventare istantaneamente un presente vivo e, successivamente, un passato valido dal quale attingere con fiducia per il futuro successivo. L'arte possiede una specifica autonomia linguistica ma, contemporaneamente, trasmette significati, osserva criticamente il mondo, non esortando mai alla indifferenza e al distacco.